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PUBBLICO COMUNICATO STAMPA


COMUNICATO STAMPA

Ancora una volta le iniziative intraprese dalla giunta Caroli tendenti alla buona amministrazione e a sanare evidenti profili di illegittimità degli atti prodotti dalla precedente amministrazione di centro sinistra e dai responsabili degli uffici nello scorso quinquennio provocano la reazione isterica dei vecchi amministratori a cui evidentemente vengono estirpati i piccoli orticelli clientelari.
È bastata una nota del responsabile ufficio cimiteriale nella quale si contestavano fatture relative a forniture (mai autorizzate) di lapide e posa in opera di portalampade e portafiori per rendere evidente alla città come qualche vecchio assessore nelle illegittimità ci sguazzasse.
Per essere chiari, mentre tale appalto assegnato nel 2006 prevedeva tali attività per un numero di 468 lapidi, impegno ultimato nel 2009, gli uffici comunali hanno liquidato alla ditta appaltatrice, in assenza di un qualsiasi ordine e con un bando definitivamente scaduto, ulteriori somme per Euro 8.235,36 in data 09.12.2009, Euro 7.512,96 in data 09.04.2010 a cui si aggiunge la fattura contestata e non pagata da questa amministrazione di Euro 9.680,16. Inoltre la ditta appaltatrice nel caso di accessorio fornito dai cittadini avrebbe dovuto consegnare agli stessi l'accessorio previsto e non più installato, oltre al montaggio degli stessi senza nulla a pretendere. Di tutto ciò non vi è nella documentazione comunale alcun riscontro, questioni che verrà chiarita nelle sedi competenti.
Questi dati risultanti da un controllo puntuale delle fatture e del bilancio degli ultimi anni portato avanti con rigore dalla giunta Caroli rappresentano un evidente danno erariale alle casse comunali, del quale sarà data notizia alla Corte dei Conti, oltre a costituire un debito fuori bilancio di cui qualcuno dovrà rispondere.
Ancora una volta è evidente che come nel passato potevano fare gli autisti solo 3 persone a dispetto di centinaia di altri cittadini, così poteva fare il marmista appaltatore solo un cittadino a dispetto di tutti gli operatori del settore. Come nelle repubbliche comuniste serviva la tessera del partito.

I Consiglieri Comunali
Giovanni Gianfreda
Nicola Ciracì
Giovanni Argentiero.

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