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martedì 2 agosto 2011


COMUNICATO STAMPA CANTIERE ZONA ROSSA



In data 5 agosto 2011 il comune di Ceglie Messapica ha organizzato un convegno dal titolo “Golf, una ricetta per il sud” per pubblicizzare la costruzione di svariati campi da golf . Sono stati dati 3000 euro, iva esclusa all’agenzia S&L di Brindisi per “indottrinarci” sulla bontà di questa scelta, tramite questa iniziativa. Naturalmente tutto questo a spese di tutta la comunità cegliese.

Un campo da golf  in media occupa 50 ettari di terreno. Nella provincia di Brindisi si parla di realizzare circa 20 campi da golf, cioè 1000 ettari di terreno ovvero 12.500 “tumul”. Consumeranno circa 40.000m3 d’acqua al giorno, pari al consumo di un comune da 160.000 abitanti, ovvero un terzo degli abitanti nella nostra provincia.

L’investimento per la realizzazione di un nuovo campo da golf si aggira intono 4-5 milioni di euro e molto spesso la gestione da sola non è in grado di coprire le spese di manutenzione. Negli USA il 40% dei circoli sono passati dalla gestione privata a quella pubblica per problemi economici.

Non esiste alcun obbligo da parte dei gestori di valutare l’impatto ambientale di un campo da golf. Pur tuttavia possono essere definiti come grandi movimenti terra, sottrazione di terreno agricolo e forestale, distruzione del paesaggio naturale, bonifica di aree umide per creare campi da gioco, laghi artificiali, ecc.: interruzioni nelle vie idrogeologiche esistenti; di conseguenza si possono verificare erosione e inondazioni. (Fonte http://www.arpa.piemonte.it./statoambiente/dpsir/turismo4.htm)

Per il settimanale New Scientist su un campo da golf in Giappone si impiegano mediamente una tonnellata e mezzo di prodotti chimici all’anno, una quantità che supera di 8 volte quella utilizzata per i campi da riso.

Persino un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite l’OIL (l’Organizzazione Mondiale del Lavoro) critica i campi da golf e il loro impatto ambientale.

Il golf non porta vantaggi all’economia locale, nè tanto meno è uno sport accessibile a tutti, visto che il costo medio per una attrezzatura base si aggira attorno ai 1000 euro, più il costo per accedere ai campi. (Fonte http://www.nextgolf.it/neofiti-golf/) La devastazione dell’ambiente sarà a danno dei cittadini, soprattutto per il turismo rurale che è in continua crescita e porta grossa ricchezza al nostro territorio. Che fine faranno i nostri olivi secolari, i nostri muretti a secco e i trulli?

Riteniamo che siano altri gli investimenti strutturali da fare in questo Paese per risollevare l’economia. Basta con la devastazione del territorio! Basta con queste grandi opere che portano denaro a pochi e svantaggi a molti! Lavoriamo su un uso più funzionale ed ecosostenibile per la cittadinanza del territorio.

CANTIERE ZONA ROSSA

14 commenti:

  1. sempre meglio diventare la patria dei campi da golf che il sito nazionale di scorie radioattive (ci provarono già a scanzano jonico, do you remember?) ci dobbiamo dare da fare a "caratterizzarci" in qualche modo, altrimenti i "padani", prima o poi, ci fanno un c...... così!
    p.s.
    più di quanto ce lo stanno facendo!

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  2. e costruirci i campi da golf sotto il naso non è essere colonizzati?
    cmq il nostro territorio è già caratterizzato dalle bellezze rurali, storiche, artistiche, marittime... i campi da golf sono un distruggere la nostre "caratteristiche", per permettere a 4 vips di venire a usare il loro giocattolino per un po' e abbandonarlo appena si sono scocciati...

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  3. Parlano di impatto ambientale e sicuramente hanno ragione! Perché Cantiere non parla anche dei pannelli solari??? Oppure di Mostri Eolici??? Lì l'impatto è nullo??? I campi da golf portano lavoro ai nostri giovani, mentre le cose che ci stanno facendo passare come energia pulita ci sta rubando e deturpando il nostro territorio e non crea lavoro a nessuno...In momento di crisi generale sono favorevole ad infrastrutture del genere purché portino posti di lavoro ai nostri figli

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  4. Chi parla male di questi campi da golf gli ha mai visti? Il nostro territori è vero che è bellissimo, ma pultroppo nessuno ne è a conoscennza, ve lo posso garantire perche io sono nell'ambito del turismo, e di tutto quello che arriva in Puglia(ed è veramente tanto) della Nostra bella Ceglie appena il 10% ne è a conoscenza.
    Vi garantisco che creare un campo da golf a Ceglie porterebbe solo ricchezza e non altro e soprattutto nel rispetto della Nostra terra, e se avete qualche dubbio a 30 KM (Savelletri di Fasano) abbiamo un campo da golf da 18 buche che potete visitare anzi ammirare che bellezza che è
    con macchie mediterranee ulivi secolari ecc. tutte piante della Nostra bella terra.
    Signori facciamo attenzione a quello che facciamo è vero che Ceglie e bellissima e la dobbiamo rispettarla( e certamente con i campi da golf non la distruggiamo) ma se ascoltiamo gente che non ha voglia di fare niente siamo sfacciati. NO AL NUCLEARE SI ALLA NATURA.

    PS : SONO ANDATO A COMPRARE L'ATTREZZATURA DA GOLF CON UN CLIENTE E UNA SACCA COMPLETA E COSTATA 350 EURO.
    GRAZIE A TUTTI

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  5. @2 capisco i sani idealismi e sarei anche d'accordo, bisogna però anche essere realisti, ogni "vips" come Tu li chiami, piaccia o no, genera reddito per altre famiglie ed è questo che a noi serve in questo momento, o preferiamo che i nostri giovani continuino a salire su quei maledetti treni per il nord?

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  6. c'è la zona di ferruzzo che è molto bella,

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  7. Ma non vi fate infinocchiare!!! Ma vi rendete conto di cosa si potrebbe fare per il nostro territorio e per i giovani con quel fiume di denaro? Tante piccole iniziative che generano davvero ricchezza e benessere diffuso e non solo alla stretta elite che gestirà i campi con quattro immigrati per tagliare l'erba, mentre ai cegliesi resteranno solo qualche briciola e tante rogne!!!

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  8. Mi sorge sempre la solita domanda stupida... giustamente non vogliamo i parchi fotovoltaici e quelli eolici perchè sono brutti, non vogliamo avere sotto il naso una centrale termonucleare perchè possono essere pericolose, ma in compenso continuiamo a tenerci una centrale a carbone che con un solo anno di produzione a pieno regime provoca molti più danni di una centrale atomica che funzione per 20 anni (senza contare poi quanti danni provoca l'ILVA e la raffineria di Taranto e l'Enichem di Brindisi), non volgiamo i campi da golf perchè potrebbero alterare il nostro territorio e impoverirlo di risorse naturali.... ma cosa vogliamo??? Giustamente su ogni argomento ci deve essere sempre un contraddittorio (viviamo in un paese democratico) ma un "no" sterile e categorico ho paura che non serva a nessuno, ci preoccupiamo dell'alta percentuale di disoccupazione del nostro paese, ma non risciamo a creare delle alternative per la risoluzione di tale probblematica, vogliamo che il nostro paese primeggi per i consensi con i turisti che scelgono la nostra fantastica Puglia come meta per le loro vacanze ma oltre all'offerta culiniaria (per lo più portata avanti da iniziative private), non riusciamo a dare nient'altro anzi ora ci mettiamo a contestare anche i VIP che vengono a farci visita. Cari frontisti del NO A PRESCINDERE DA TUTTO le vostre alternative dove stanno? Per favore aiutatemi a trovare alternative perchè io non riesco a vederle.

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  9. Se anche questa volta Ceglie dice di no ad una simile opportunità è veramente finita per questo paese! Possibile che ogni volta che si presenta un' occasione di sviluppo, di crescita per questa comunità c' è sempre qualcuno che strumentalizza e cerca di mettere i bastoni tra le ruote! Dire di no alla costruzione di un campo da golf è veramente un' assurdità, così come lo è dire che inquina, l' impatto ambientale, il consumo eccessivo di acqua ecc....non so quante altre altre assurdità sono state dette...perchè non dire che la nostra terra ha bisogno di una svolta?La realizzazione di campi da golf sicuramente meno inquinanti di altre attività presenti comporterebbe lavoro a tantissime figure professionali e non, e l' arrivo qui a Ceglie dei cosiddetti "vip" permetterebbe a Ceglie di avere il giusto riconoscimento accanto a paesi come Cisternino o Ostuni. Provate ad andare a San Domenico o Torre Maizza qui a pochi km e potrete vedere anche da lontano quanto sia ridicolo parlare di impatto ambientale....ci sono alberi di ulivo, macchia mediterranea, solo verde....in quanto ai diserbanti, pesticidi ..mahhhh dovremmo forse ammettere che qui a Ceglie gli agricoltori ne fanno uso sistematicamente!Perciò cerchiamo di guardare al futuro!

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  10. C'era una volta un paesino che voleva crescere tanto tanto. Fece costruire una centrale nucleare perchè portava soldi. Fecero costruire un inceneritore perchè portava soldi, poi parlarono di creare un'autostrada lì vicino e un grande centro commerciale. Passava il tempo e vollero andare più in grande, crearono grandi e potenti industrie ovunque. In questo paesino erano tutti ricchi e lavoravano tanto tanto. Fino a quando non cominciarono i primi ad ammalarsi, prima bronchiti, poi qualche tumore sparso. Ma dovevano lavorare e guadagnare di più. Ad uno venne l'ideona, facciamo uno spazioporto! DObbiamo essere tanto grandi che gli aerei devono arrivare fino nello spazio. Così oltre ai tumori si aggiunse tanto rumore. Ora erano ricchi e senza udito e senza salute. Morivano tutti pieni di soldi, diventarono una massa di lapidi d'oro.

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  11. ma avete mai sentito parlare di Green Economy??? che è l'unico settore in continua crescita in questo periodo? ma sapete quanti posti di lavoro vengono creati ogni anno nel campo del "verde"? Ma devo stare proprio qui ad elencare le iniziative possibili che decine centinaia migliaia di comunità o privati stanno attuando? basta fai un giretto sulla rete

    Le assurdità sono quelle che dici tu, perchè i dati che sono stati forniti sono quelli reali. Chiedi a qualsiasi "villano" come si fa in estate in queste zone a mantenere il "solo verde". Ma sai che la Puglia è rischio desertificazione per la scarsità di acqua? ma sai che i pozzi artesiani non sono infiniti? ma sai quanto consuma solo di acqua un campo da golf? ci stiamo suicidando in allegria!!!

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  12. All'anonimo delle 14:27 ho paura che tu sia riuscito a fare una foto reale di ciò che sta già accadendo a Ceglie... peccato però non siamo riusciti ad avere le ricchezze e occupazione che tu ironicamente hai previsto nella storiella.... svegliati a ceglie già si muore di tumore per una centrale e per una fabbrica che abbiamo a 40 km di distanza... hai raccontato una storiella traggicomica ma non sei andato oltre... la tua proposta qual'è?? volete cambiare il mondo??? e con quale mezzo volete farlo?? con le storielle??
    Al Commentatore delle 14:46 finalmente qualcuno che riesce a dare un'alternativa anche se devo essere sincero è poco attuabile su i nostri territori, dove manca lo spirito di aggregazione e la cooperazione. C'è da tenere in considerazione una cosa i dati positivi che lei ha letto relativi alla redditività della Green Economy fanno riferimento soltanto su PMI e grandi imprese che sono riuscite a diversificare la linea produttiva investendo quantità non idifferente di denaro e le prospettivie di rientro dall'investimento sono del tutto incoraggianti e stimolanti.... ma in un territorio come il nostro dove il tessuto produttivo almeno per il 50% è formato da piccoli coltivatori diretti o propietari terrieri di modeste quantità di terre dove le uniche prospettive di guadagno si riversano sulle integrazioni percepite dalla raccolta delle olive (premetto le integrazioni non saranno eterne e mi vine da ridere su che fine faranno tutti i nostri amati ulivi quando la Comunità Europea oboliranno questo premi incentivanti) .. non trova che la green econmy sia un concetto che possa trovare poco terreno fertile per cui possa attecchiere? io ho paura di si

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  13. Uomo o Donna delle 16.43, sono l'essere delle 14.27. Non so niente di cosa voglio costruire. Ho dimenticato di narrare che nella storiella c'era un gruppello di rivoluzionari che si comportavano come l'omino che diceva sempre no.

    C'era questo omino che diceva sempre no. Vuoi le frittelle?No. Hai la febbre?No Stai morendo?No. In realtà era l'omino che diceva tante bugie, aveva mentito sul fatto che era l'omino dei no. Come qualcuno che si comporta a rivoluzionario e poi divide il cibo con il nemico.

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  14. Ah, l'omino dei no giocava anche a l'omino dell'autonomia, ma lo racconterò un altro giorno.

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