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COSE BELLE DA RACCONTARE

MARTEDI' 27 MARZO 2012



LA CITTA' DI CEGLIE MESSAPICA IL 25 MARZO U.S. HA RISPOSTO BENE ALLA CHIAMATA DELL'AVIS PER LA GIORNATA DEL DONATORE...CHI POTEVA HA FATTO IL SUO DOVERE.

1 commento:

  1. penso che mai alcun comune mortale arruolerebbe come "donatore" un politico non dico di sangue, magari del proprio, ma proprio nello spirito di servizio verso la collettività.
    Oggi ormai li annoveriamo tra quelli, a cominciare da monti in giù, da destra a sinistra anche la più rossa, che vampirizzano ogni aspetto della vita comunitaria andando ben oltre la saga nordica dei vampiri tipo Twilight e altri polpettoni letterari e televisivi.
    E che siamo fuori da ogni realtà e che ha superato nella immaginazione burocratica e sedicente politica anche quella dell'arrampicatore sociale di Pietro Mita, il rivoluzionario a modo suo, lo dicono le notizie che circolano sulla risoluzione della crisi odierna: per un mese senza assessori però regolarmente pagati nonostante non facciano nulla (chi paga?) e ad oggi con assessori senza delega ovvero un passo avanti e due indietro. Una cosa che ha dell' incredibile ma che fa dire al sindaco Caroli " che si lavora meglio anche senza assessori"!
    Bene, aboliamoli e risparmiamo anche quindicimila euri al mese!
    Ora, quali i motivi reali di questo braccio di ferro, duro, mai vissuto da questa comunità che oggi vive, sempre più convinta della necessità che di questa politica affamatrice meno se ne ha meglio è per tutti?
    nessuno ha creduto alla barzelletta che gli assessori non lavorino al 100 per cento e a smentire questo assunto il lavoro di qualche consigliere, non assessore, che in fatto di concorsi e ad incarichi a cazzo di cane, è andato oltre la soglia del 100 per cento!
    Quindi caro lei sindaco non ci tratti da coglioni.
    Diceva un grande del teatro inglese e mondiale una cosa semplice semplice, che fa camminare il mondo: quando il soldo precede tutto procede ovvero che questa crisi sta tutta qui: con i progetti in corso, ovvero buche e mazze da golf
    (siamo ben oltre il nostro gioco del mazz'iun), progetti per milioni di euri, è una corsa ad accaparrarsi il coltello per tagliare la torta, che in parole povere significa appalti, posti in comitati e sottocomitati, qualche avanzamento di carriera politica, della serie: cose già viste e riviste.
    Qusti ricordano tanto il piatto di spaghetti assaltato da totò e famiglia posto al centro tavolo dal padrone di casa e nessuno vuol perdere niente, nemmeno uno spaghetto tanta è la fame.
    In attesa di sapere quando noi comuni mortali dobbiamo cominciare a sperare in una scarpetta finale nel piatto del golf, dateci almeno uno straccio di giunta...seppur a forza cercheremo di digerirla!

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