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Le sputacchine di Angelo Ciciriello

Sabato 18 Aprile 2015

Certe parole o personaggi portano nel nome il loro destino. Prendiamo l'insetto-vettore la cicala sputacchina, l'artefice forse inconsapevole che porta a spasso per gli uliveti salentini la Xylella fastidiosa che stanca dell'appellativo appiccicatele da uno scienziato cretino, ha deciso di farci vedere i sorci verdi azzannando a morte centinaia di ulivi senza compassione alcuna. La sputacchina , se ci fate caso, ci ricorda nel nome o meglio nella radice del nome, la versione umana della stessa: la sputazza o sputazzina o sputo che a differenza di quella biologica non è nociva cioè velenosa, ma si attesta su un gradino più basso perchè non colpisce organi vitali dell'essere umano ma pare attaccare una entità che non si vede, la fantomatica anima o la personalità del soggetto vettore, l'essere umano, che se inondato da una sputazzina può reagire nervosamente magari sdegnato o inferocito oppure chinare il capo asciugandosi con la mano il dono appena ricevuto di fresco. Della sputazzina se ne conoscono diverse varianti: le catarrali e affini dovute a malori occasionali del soggetto vettore e quelle elaborate all'istante perchè necessitano al confronto tra esseri umani per diversi motivi: sdegno,rabbia, schifo anche da gara a chi lancia più lontano. E queste ultime possiamo considerarle col marchio Dop o Ecg per similitudine a quella naturale; dal punto di vista culturale l'equiparazione più indicata è con il verso della pernacchia, quella su cui filosofeggiava il grande Eduardo per capirci.
Sulle qualità organolettiche delle stesse non si discute: al momento della elaborazione boccale il prodotto esce fresco e senza aggiunta di additivi, se vogliamo, un senso di rispetto univoco dovuto al consumatore finale, come dovrebbe essere o come succede spesso nell'alimentazione umana. Ora, perchè è stato facile l'accostamento tra la sputacchina naturale e la sputazzina umana?
Semplice: più di qualcuno sta esagerando nell'uso sconsiderato del prodotto. Prendete coloro i quali dopo cinque anni consegnano una scuola per bambini e appena pochi giorni dopo l'inaugurazione cade il soffitto in testa: non è una sputazzina
al quieto vivere, all'onestà intellettuale, civica culturale, al senso di responsabilità che dovrebbero avere nei confronti dei cittadini?
E i ponti autostradali  immersi nella discarica abusiva che crollano dopo appena qualche giorno dall'inaugurazione? E le strade che si spezzano, le acque che allegramente abbandonano i loro letti dei fiumi, le colline che vengono giù perchè stanche di stare lassù? E poi non sono sputazzine quelle che ci lanciano addosso gli imprenditori corrotti o mafiosi che pagano tangenti a politici e affaristi? Non sono sputazzine quelle lanciate da una classe politica che non decide e gli appalti sono un investimento a vita, quelle di amministrazioni che governano per fare affari o che si consegnano alla mafia? Non sono sputazzine quelle che ci lancia addosso l'Europa quando comanda invece di governare gli stati, non sono sputazzine quelle che ci lanciano i capi dell'Isis con il loro traffico di carne umana che , notizia di oggi, adesso sono così gentili da informare le capitanerie delle nuove spedizioni?
Non sono state sputacchine quelle lanciate contro il Salento e l'Italia  dai francesi che per la legge del contrappasso sono stati a loro volta sputacchiati e non da una cicala italiana e non da un qualche politico nostrano come sarebbe stato giusto?
Il colonnello Laricchia non ha previsto queste bombe di sputazzine nei nostri cieli ma se ne avvertono ogni giorno nell'aria perchè per coprirsi contro di loro non basta l'ombrello ma un beverone energetico di onestà, trasparenza, responsabilità ad ogni livello della politica, un recupero forte del senso civico rispetto ad una umanità sofferente. E sono  sputazzine le buonuscite milionarie dei prossimi consiglieri regionali che erano lì solo per uno spirito di servizio non solo personale, visto che comunque continuiamo a fare le fila agli sportelli sanitari. Siamo nel mondo della fantasia lo ammetto, però: in natura le sputacchine che sono cicale mettono alla fine della crescita le ali per volare ( e creare guai oggi), quelle degli esseri umani continueranno a produrre disgusto, discredito, disonore, disamore per tutto. Le sputazzine degli esseri umani potranno mai mettere le ali e trasformarsi in qualcosa di fecondo e positivo? 
      F.to
Angelo Ciciriello

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