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Presentazione del libro "Istanti"

Giovedì 16 Aprile 2015

Il libro “ISTANTI” di Gianpiero Gioia sarà presentato al castello ducale
Ben  44 poesie compongono l’opera “Istanti” di Gianpiero Gioia che, sabato 18 (ore 18,30), sarà presentato al Castello Ducale di Ceglie Messapica. Un evento culturale che, con il patrocini dell’Amministrazione Comunale, è stato organizzato in collaborazione con l’associazione ZION di Ceglie Messapica e del blog “Cronache e Cronachette” di Stefano Menga.
Per l’occasione, oltre all’autore Gianpiero Gioia, interverranno il sindaco Luigi Caroli, il poeta Damiano Leo e la professoressa di lettere Liliana Mola. La serata culturale sarà moderata, poi, dalla giornalista Agata Scarafilo, corrispondente de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Oltre alle magia delle parole ci sarà spazio anche per la musica grazie ad un intermezzo musicale che sarà curato dal giovane chitarrista  Antonio Galetta.
La forma delle poesie che compongono il libro “Istanti (collana  Irda Edizioni) è concisa e quasi arida come a voler usare e non abusare delle parole.
Poesie senza titolo e senza nome (eccetto una “25 aprile”) quasi a non voler distogliere l’attenzione o, per meglio dire, non voler pilotare il lettore, lasciato fino in fondo “libero” di immergersi in quelle brevi, ma profonde rime.
Il giovane Gianpiero Gioia, studente liceale, mostra già una spiccata capacità di sapersi guardare intorno, di saper riflettere ed estrinsecare il suo umano sentire attraverso il più nobile dei linguaggi: la poesia.

E’ il medesimo autore a sottolineare che le sue composizioni poetiche non vogliono essere altro che uno sguardo sulla vita, vista ovviamente con gli occhi di un diciottenne. Egli ha letto romanzi e poesie di infiniti autori tra cui Baudelaire, Thomas Eliot e Montale e ha approfondito il pensiero esistenzialista dei francesi Jean Paul Sartre e Albert Camus, ritenendo entrambi dei luminari del suo percorso.
Un’opera, dunque, che si presenta bene sin dal titolo, “ Istanti”: frazioni di tempo di durata indefinita che ospitano “parole” che, prendendo forma, si trasformano in “poesia”. 

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