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Denunce e controlli ad esercizi commerciali

Sabato 6 Febbraio 2016
Prosegue l’azione di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano.
Nell’ambito delle direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Roberto Gentile, sono stati effettuati mirati servizi di controllo nei Comuni di Ostuni, Carovigno e Ceglie Messapica.
Nel complesso, il bilancio dell’attività è di oltre 100 soggetti identificati, 50 veicoli ispezionati e 5, tra bar e circoli privati, sottoposti a controllo amministrativo.
Due soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Brindisi per lesioni personali aggravate e per truffa.
I particolari della vasta operazione: personale del Commissariato della Città Bianca, interveniva presso il Centro di Accoglienza per Rifugiati Politici denominato SPRAR, per una accesa lite consumatesi tra 2 donne extracomunitarie in esso ospitate.
Tra le due, era intervenuto un cittadino nigeriano, marito di una delle contendenti, che pur avendo voluto riportare solo la calma, aveva avuto la peggio in quanto colpito alla testa con una bottiglia di birra, riportando una ferita lacero contusa del cuoio capelluto con prognosi di 10 giorni, salvo ulteriori complicazioni.
Acquisita la denuncia da parte del malcapitato, personale appartenente all’ Ufficio Denunce del Commissariato, avviava l’ attività d’indagine volta a riscontrare l’esattezza di quanto in essa dichiarato.
 Accertamenti, non agevoli, dal momento che l’aggressione si era verificata nel bel mezzo del parapiglia generale e ciò, rendeva indubbiamente difficile riuscire ad individuare con esattezza chi avesse colpito al capo il denunciante.
Ciononostante, si procedeva all’ascolto di tutti i presenti, con l’ausilio di interpreti e, in particolare, si formalizzavano le informazioni rese dai dipendenti del Centro, presenti al momento della colluttazione.
La testimonianza oculare di uno di questi che, aveva proprio visto l’aggressore dirigersi presso un frigorifero, recuperare dal suo interno una bottiglia di vetro e, successivamente, scagliarsi con veemenza nei confronti del denunciante, ferito nell’occorso, da un violento colpo sferrato all’indirizzo del capo, si è dimostrata decisiva per la ricostruzione della vicenda.
 Questa, di fatti, sarebbe rimasta celata nel mistero se lo zelo investigativo degli operatori ostunesi non si fosse coniugato con il senso civico del collaboratore del Centro che, rendendo testimonianza, ha permesso di contribuire all’identificazione del responsabile della cruenta aggressione che, ove non ci fosse stato il celere intervento della Volante della Polizia e di personale interno al Centro di Accoglienza, avrebbe avuto esiti certamente più negativi.
......, classe 1989, nigeriana ma di fatto domiciliata presso il Centro di Accoglienza SPRAR, all’esito degli accertamenti, veniva denunciata alla competente Autorità giudiziaria per il reato di lesioni personali aggravate dall’aver agito per motivi abietti o futili, utilizzando un oggetto contundente che sarebbe potuto anche essere fatale per il malcapitato.
Il secondo caso di cui si sono occupati i poliziotti ostunesi attiene, invece, ad una truffa commessa attraverso un sito internet, raggiro di cui è rimasto vittima un brindisino che, dopo essersi accorto di quanto avvenuto, ha presentato una denuncia presso gli uffici del Commissariato al fine di individuare il responsabile del reato.
 Il denunciante riferiva che, nel corso della navigazione in Internet, notava un annuncio di vendita di 4 cerchi in lega per pneumatici che giudicava interessante al punto di contattare l’utenza telefonica del venditore.
 Conclusa la trattativa, il denunciante, come da indicazioni ricevute dall’odierno denunciato, effettuava il versamento dell’importo concordato su di una carta di credito prepagata del tipo postepay il cui numero seriale veniva fornito dallo stesso venditore il quale, avvisato dell’avvenuto pagamento, in tutta risposta, si impegnava oltre che alla corresponsione della merce anche a fornire all’ignaro acquirente il numero di tracciabilità della spedizione onde poterla monitorare on line.
 Ma, ricevuto l’accredito, il venditore spariva del tutto senza lasciare alcuna traccia; di fatti, subito dopo aver ‘intascato’ il danaro, l’annuncio-esca spariva dal sito con il denunciante che, pertanto, realizzava di essere stato effettivamente truffato.
Formalizzata la denuncia, venivano avviati approfonditi accertamenti in riferimento alla carta prepagata su cui era stato eseguito il pagamento che, identificata nel suo numero di serie, consentiva di individuare l’ufficio postale presso il quale la stessa era stata ‘accesa’ nonché il soggetto che ne aveva curato l’attivazione, compiutamente identificato presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di residenza ove veniva rintracciata la stessa carta d’identità con cui il truffatore aveva attivato presso l’Ufficio postale la carta postepay su cui era poi avvenuto il pagamento.
Inoltre la lista movimenti della predetta carta di credito prepagata riportava l’accredito della somma corrisposta dal denunciante, vittima della truffa telematica.
Così, all’esito dell’attività d’indagine compiuta, sulla base delle diverse evidenze probatorie acquisite, ........ , classe 1981, residente in Massa Carrara, con precedenti specifici per truffa, veniva denunciato alla competente Autorità giudiziaria per il reato di truffa commessa attraverso il distorto uso dello strumento informatico.
Infine, le attività del Commissariato della Città Bianca, oltre all’individuazione dei responsabili delle due vicende descritte, permetteva di passare al setaccio diversi esercizi commerciali tra bar e circoli privati ubicati nei Comuni di Ostuni, Carovigno e Ceglie Messapica. Durante l’ attività di verifica amministrativa, veniva eseguita un azione di identificazione di tutti gli avventori, la maggior parte dei quali annoverava precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope.
Nei confronti degli esercizi commerciali controllati è stata pertanto riscontrata la violazione, già acclarata durante precedenti controlli, dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che fa obbligo ai rispettivi titolari di evitare che il locale pubblico diventi abituale ritrovo di persone con precedenti penali.
In particolare nei confronti di 1 dei 5 circoli privati attenzionati, l’ufficio misure di prevenzione del Commissariato della Città Bianca avanzerà al Questore di Brindisi istanza di sospensione della licenza per la ripetuta non osservanza dell’articolo di Legge prima richiamato.
I servizi di controllo del territorio di competenza da parte della Polizia di Stato ostunese proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica della quotidiana azione di garanzia della sicurezza generale. 

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