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Comunicato stampa dei "Bolero"

Sabato 18 Settembre 2016
Ave Maria /Maria, Maria / tu che sai il dolore /confidiamo in te» sono alcuni dei versi del brano inedito dal titolo Ave Maria, scritto da Antonio Bruno e Rocco Palazzo, disponibile su you tube al link https://www.youtube.com/watch?v=kHwAffcQh80&feature=youtu.be. Il brano, tratto dall’operaJuliet – Rock opera, è cantato dall’anima di Giulietta, che si è appena uccisa con il pugnale di Romeo nella cripta di famiglia a Verona e chiede perdono alla Vergine per il sangue versato, il male alimentato dall’odio arcaico che consuma Montecchi e Capuleti.
Nel brano l’inedita Giulietta post mortem, attraverso la voce del soprano, si rivolge alla Mamma di tutte le mamme, l’unica “madre dolcissima” che oramai può aiutarla, dopo che né la sua mamma naturale né la sua nutrice hanno voluto sostenerla nel momento più difficile della sua vita.
Ricorrono inoltre quest’anno i quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare, il poeta e drammaturgo che ha dato forma a "Romeo&Juliet", tragedia attuale ancora oggi, basti pensare al dramma delle “spose-bambine” che come Giulietta hanno una famiglia, un padre che decide della loro vita: sono costrette spesso a sposare un uomo che non amano.
Secondo l’organizzazione mondiale "Plan International" sono dieci milioni ogni anno le bambine che si sposano prima dei diciotto anni e la percentuale più alta delle giovani date in matrimonio prima dei quindici anni si registra in alcuni paesi africani come il Niger, il Chad, seguiti da Bangladesh, Mali, Etiopia e Guinea. Il dato più preoccupante fornito dall’ong impegnata a livello internazionale, è che si sposa una bimba ogni tre secondi, in alcuni casi la sposa ha addirittura cinque anni. Per le famiglie povere infatti il matrimonio è la soluzione al problema delle tante bocche da sfamare e ne sono vittima oggi, come quattrocento anni fa, tante fanciulle a prescindere dal proprio credo religioso.

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